Una piccola raccolta di posters anni 50 che raccontano le mete più ambite dei turisti nei decenni trascorsi come in quelli più recenti!
Campania Sparita
venerdì 8 maggio 2015
giovedì 26 marzo 2015
Dickens e la Campania
Nel suo viaggio in Francia e Italia Dickens decise di visitare anche la Campania. Si recò presso quei luoghi che, oggi, sono un must di qualsiasi scolaresca in visita nella nostra regione o dei numerosi turisti inglesi che popolano la Campania durante il periodo estivo. Visitò: Pompei, il Vesuvio, Portici. Rimase folgorato dal bel vedere di Napoli e della figura folkloristica di Pulcinella che egli, sbagliando, scrive Policinelli. Di lui ci resta un racconto esuberante e allegro ricco di stupori come quelli che la nostra terra ha saputo regalargli.
Nulla tranne il Vesuvio; la montagna è il genio della scena - Charles Dickens
Nulla tranne il Vesuvio; la montagna è il genio della scena - Charles Dickens
sabato 21 marzo 2015
Le grotte di Salerno e il pittore britannico
#josephwrightofderby #sunset #moolight #campania #salerno #grotto
venerdì 12 dicembre 2014
Henri Cartier Bresson a Salerno
Uno scatto di Salerno da parte del celeberrimo fotografo franceseHenri Henri Cartier-Bresson il quale soggiornò nella cittadina campana di ritorno dall'Africa e prima del suo viaggio in Messico. La foto è conservata presso l'omonima fondazione francese e attualmente in mostra a Roma presso l'Ara Pacis.
mercoledì 19 novembre 2014
Gli inglesi non possono fare a meno delle nostre coste
Ebbene si, gli inglesi non possono fare a meno delle nostre coste. Dopo una lunga e accurata ricerca tra gli English tour operator più famosi d'Europa è emerso che tra le mete che sono costantemente proposte la costiera Amalfitana e la costiera Cilentana non mancano mai anzi, alcuni tour operator made in UK sono concentrati solo su queste due mete. Non mancano nemmeno Ischia, Capri e Sorrento affiancate da mete come la Toscana, l'Umbria e le due isole ma si può rimanere sbalorditi dalla diversità e dal forte interesse che emerge sfogliando le loro modalità e mete turistiche: gettonatissime sono le ville e i giardini della costiera.
Ecco a voi qualche link in cui poter trovare cosa dicono di noi gli inglesi e cosa amano vedere di noi:
1. Classic Collection tour
http://www.classic-collection.co.uk/italy/sorrento-and-amalfi-coast
2. Exsus travel tonic
http://www.exsus.com/destinations/europe/italy/amalfi-coast-and-capri/
3. ITC Luxury Travel
http://www.itcluxurytravel.co.uk/destinations/europe/italy/amalfi-coast
4. Bellini Travel
http://www.bellinitravel.com/cilento/index.html
Per altre info basta cercare su google: Tour operator inglesi.
Ecco a voi qualche link in cui poter trovare cosa dicono di noi gli inglesi e cosa amano vedere di noi:
1. Classic Collection tour
http://www.classic-collection.co.uk/italy/sorrento-and-amalfi-coast
2. Exsus travel tonic
http://www.exsus.com/destinations/europe/italy/amalfi-coast-and-capri/
http://www.itcluxurytravel.co.uk/destinations/europe/italy/amalfi-coast
4. Bellini Travel
http://www.bellinitravel.com/cilento/index.html
Per altre info basta cercare su google: Tour operator inglesi.
lunedì 27 ottobre 2014
Fatti storici occultati: Escher e il suo smoderato amore per il sud Italia
Proprio in questo periodo è in mostra, a Roma, Escher il noto litografo olandese che scoprì il suo talento tra le curve della meravigliosa costiera amalfitana. Chissà se nell'esposizione romana si fa accenno al suo legame con il sud Italia ...che egli stesso definì centrale e fortissimo (lo afferma in diverse interviste, insomma ci sono le prove!) oppure, come è già accaduto nella mostra dedicata a Andy Warhol, si farà finta di nulla, non si farà nemmeno un vago accenno, come nel caso di Warhol, alle serigrafie ispirate al Vesuvio e al terribile terremoto del 1980. Eppure Warhol come Escher furono due artisti di fama mondiale colpiti ed ispirati dalla nostra terra...il mondo intero lo sa, in America come in Olanda ma qui...beh qui è sempre meglio oscurare, non nominarci, nasconderci ma noi non vogliamo rimanere nascosti, noi non vogliamo tacere quindi ecco a voi le parole di Maurits Cornelis Escher, ecco a voi la sua grande devozione per il sud Italia
Il video:
https://www.facebook.com/video.phpv=403661566411194&set=vb.305228616184931&type=3&theater
Il video:
https://www.facebook.com/video.phpv=403661566411194&set=vb.305228616184931&type=3&theater
Le litografie:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.405560592818399.85820.305228616184931&type=1
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.405560592818399.85820.305228616184931&type=1
mercoledì 8 ottobre 2014
I miti greci e l'occultamento televisivo.
Abbiamo già parlato di Parmenide e Zenone, dei loro teoremi e di quanto ancora oggi le loro teorie impegnino la mente di moltissimi matematici e filosofi. In fondo si sa, facevamo parte della Magna Grecia, culla di tutto il pensiero occidentale, ma la filosofia è sempre più malvista da governanti e intellettualoidi di malaffare poiché fornisce strumenti di riflessione e di insurrezione alle masse per tanto meno se ne parla meglio è. Non a caso la filosofia e la letteratura sono sempre più discriminate anche all'interno delle scuole.
Non è stato sempre così e ce lo prova Luciano De Crescenzo. Anni fa s'era percepito e intravisto non solo la bellezza e l'importanza dei miti greci ma anche il lato comico e istruttivo che queste storie erano capaci di trasmettere al punto che la Rai affidò al noto personaggio partenopeo il compito di spiegarle ai più egli, risalendo alle antichissime origini, spiegandone comicamente l'importanza riesce a nobilitare alcune figure campane eccessivamente stigmatizzate e stereotipate come, ad esempio, lo scugnizzo.
La trasmissione I grandi miti greci inoltre fu anche un modo per pubblicizzare la Campania poiché spesso il signor De Crescenzo narra tali storie nell'esatto luogo in cui già nel passato venivano collocate riscattando, come è sempre stato suo uso fare, una terra che in quegli anni cominciava ad essere brutalmente calpestata.
Vi lascio ad una delle sue dolci narrazioni e vi ricordo come egli rispose ad uno dei primi sproloqui di Umberto Boss circa la Padania, la secessione e terroni: “quando voi vivevate sugli alberi, noi eravamo già froci”. In nome di un occultamento mediatico - culturale disarmante.
Non è stato sempre così e ce lo prova Luciano De Crescenzo. Anni fa s'era percepito e intravisto non solo la bellezza e l'importanza dei miti greci ma anche il lato comico e istruttivo che queste storie erano capaci di trasmettere al punto che la Rai affidò al noto personaggio partenopeo il compito di spiegarle ai più egli, risalendo alle antichissime origini, spiegandone comicamente l'importanza riesce a nobilitare alcune figure campane eccessivamente stigmatizzate e stereotipate come, ad esempio, lo scugnizzo.
La trasmissione I grandi miti greci inoltre fu anche un modo per pubblicizzare la Campania poiché spesso il signor De Crescenzo narra tali storie nell'esatto luogo in cui già nel passato venivano collocate riscattando, come è sempre stato suo uso fare, una terra che in quegli anni cominciava ad essere brutalmente calpestata.
Vi lascio ad una delle sue dolci narrazioni e vi ricordo come egli rispose ad uno dei primi sproloqui di Umberto Boss circa la Padania, la secessione e terroni: “quando voi vivevate sugli alberi, noi eravamo già froci”. In nome di un occultamento mediatico - culturale disarmante.
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