lunedì 23 giugno 2014

Quando l'arte nasceva tra Napoli e Paestum

La bellezza, come la concepiamo noi oggi, nasce a Napoli. Chi lo dice? Il noto critico d'arte Philippe Daverio che nel sul libricino dal titolo Pensare l'arte  cita come esempi cardine dell'arte moderna non Berlino, né Parigi o Vianna bensì il vecchio Regno delle Due Sicilie; si esprime a chiare lettere: che cos'è il concetto di bellezza? E' una sorta di patto sociale che si forma soprattutto nella cultura del XVIII secolo nel momento in cui si dice che c'è almeno un richiamo al bello rappresentato dai greci. Così il re di Napoli comincia a scavare a Pompei e ognuno in Europa si procura pezzi di bellezza greca. Daverio segna tra gli avvenimenti importanti anche la scoperta di Paestum e di coloro che, una volta recativisi, hanno portato paesaggi e  reperti in tutto il mondo. Scrive: il percorso classico inaugurato da Winckelmann a Paestum non è più solo in accordo alla mania di scoprire le antichità, non più per trovare un reperto da portare indietro ma per trovare la rosa di Paestum e per bere l'acqua dell'antichità che bevevano le bufale. Egli vi si reca con un intento preciso: trovare nell'antichità non il reperto ma ciò che vive ancora, la rosa di Paestum. Questo è il meccanismo con cui nasce la modernità e tutta la sua dialettica. I perni dell'arte mondiale hanno radici ben profonde nel nostro territorio eppure, più passa il tempo, e più l'abbandono in cui reperti di tale importanza vivono quotidianamente ci convincono che sono solo pietre di passaggio, qualcosa che giace lì in attesa del logorio. Nulla di più sbagliato. Ci sono libri dell'alto medioevo perfettamente conservati nelle biblioteche d'Irlanda. Ci sono reperti coetanei in altre parti del mondo che godono di salute migliore perché sono accuditi da persone che hanno migliore consapevolezza del loro valore. Non lasciamo che hanno di intuizioni, ricerche, lavori, scavi siano divorati dalla nube di scaltra ignoranza che ci aleggia sopra ormai da troppi anni ma regalatevi libri, viaggi e documenti capaci di farvi sentire importanti, capaci di farvi sentire la grandezza (ingiustamente svilita) nella quale respiriamo ogni singolo giorno della nostra vita i nostri saggi e potenti antenati. 


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