giovedì 6 giugno 2013

Campani a Roma

Brevi consigli utili per meridionali, in particolar modo campani, in visita nella capitale. 
Partiamo dal posto più ovvio: Campo de' Fiori in cui venne bruciato al rogo il nostro conterraneo, uno dei filosofi più illuminati della storia ossia Giordano Bruno 


Allontaniamoci da qui per percorrere una delle vie più belle di Roma, Via Giulia, in una delle sue traverse (Palazzo del Gonfalone) si trova un museo di cui nessuno parla Il Museo Criminologico. Perché visitarlo? Che cosa abbiamo a che fare noi con i criminali? Ahimè è triste dirlo ma lì troverete molte miniature che raccontano la vita dei briganti ed anche testimonianze riguardo i nostri briganti e le loro mogli.


Museo dell'emigrazione. Praticamente al Vittoriano, il lato che affaccia su Piazza dell'Ara Coeli. Troverete documenti, manuali d'emigrazione e le canzoni che tenevano compagnia i nostri antenati durante i loro viaggi verso una vita nuova ed anche un interessante documentario che raccoglie testimonianze di artisti famosi.


Castel Sant'Angelo. Ebbene si, uno dei simboli di Roma per eccellenza è anche il nostro! A castel Sant' Angelo è possibile vedere una lunga serie di beni artistici rubati e che la polizia ha sottratto alle mani dei trafficanti di opere d'arti e alle aste (il)legali. Numerosi sono le opere che provengono da Paestum, Pompei, Ercolano, Napoli. 


Museo della Liberazione. Ex sede della gestapo, è un suggestivo viaggio nel tempo delle discriminazioni razziali e degli eroi che hanno lottato per la liberazione: numerosi vengono dal sud. E' possibile trovare anche un monumento che ricorda Salvo D'Acquisto 


E ancora: Biblioteca Casanatense. Fondata da un napoletano, Girolamo Casanate, è una delle più belle e preziose del mondo e contiene numerosissimi manoscritti di autori campani come Campanella, Bruno, manoscritti d'epoca provenienti da Benevento.

Infine la Galleria nazionale d'arte moderna che conserva tantissimi quadri e tantissime sculture di artisti napoletani e salernitani: impossibile non rimanere incantati davanti la bella Cleopatra di Balzico o rapiti dalle vedute di Gigante. I nostri artisti sono in esposizione permanente insieme a nomi celeberrimi come: Canova, Van Gogh, Duchamp, Dégas, Kandinskij



E ancora il Museo delle Arti e Tradizioni popolari che conserva abiti, gioielli e oggetti tipici di ogni regione italiana di fine ottocento inizio novecento compresi esempi di presepi napoletani, abiti dei personaggi della Commedia dell'Arte (Pulcinella) strumenti musicali (Tammorre, Tricc e Ballac) e oggetti vari che sono stati donati al museo nonché svariati oggetti provenienti dalla Festa dei Gigli di Nola ma anche archivi fotografici e archivi di ricerca e documentazione che fanno riflettere su passato presente e futuro.


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