Sulla sua pagina fb Pino Aprile esprime, giustamente, tutta la sua indignazione per l'espulsione ingiustificata di tutti gli autori meridionali dai programmi scolastici attuata dal governo precedente e portata avanti da quello attuale.
E' una scelta di tipo razzista e sappiamo bene che errare humanum est perseverare autem diabolicum e loro non hanno perso il vizio di perseverare.
Quello che mi chiedo é se hanno eliminato anche tutti i testi che autori settentrionali hanno dedicato al sud: incominciando da Giuseppe Ungaretti che scrisse Viaggio nel Mezzogiorno, continuando con Giacomo Leopardi e il suo lungo soggiorno a Napoli e a Torre del Greco dove scrisse la celeberrima La Ginestra. Proclameranno stregone Giordano Bruno e diranno che è stato giusto metterlo al rogo perché era matto? Elimineranno dalla discografia di Fabrizio De André tutte le canzoni che lui ha scritto e cantato in napoletano? E cosa hanno intenzione di fare con le traduzioni di Elio Vittorini? E poi cosa faranno con autori stranieri come Goethe? Vieteranno la vendita di Viaggio in Italia? Diranno che Elisabeth Vigée Le Brun non è mai esistita?
Ricordiamoci che in passato due grandi geni della letteratura italiana, rispettivamente uno del nord e l'altro del sud, ebbero la nomina a senatori a vita: Eugenio Montale ed Eduardo De Filippo.
Sperando che a 'lor signori' non venga in mente di cancellare dalla storia la nomina a senatore giustamente attribuita allo scrittore partenopeo invito alla riflessione e alla indignazione.
Una volta erano senatori a vita persone di grande intelletto ergo di grnade umanità, ora invece sono senatori a vita persone con grandi portafogli tutti protesi a salvare la moneta, il pezzo di carta con un numero stampato sopra e si sono completamente dimenticati dell'uomo e dei suoi inalienabili diritti di fratellanza ugualianza e libertà che gli appartengono ma che forse in questa nazione, per una parte di questa nazione, questi inalinabili diritti devono ancora essere conquistati.
E' una scelta di tipo razzista e sappiamo bene che errare humanum est perseverare autem diabolicum e loro non hanno perso il vizio di perseverare.
Quello che mi chiedo é se hanno eliminato anche tutti i testi che autori settentrionali hanno dedicato al sud: incominciando da Giuseppe Ungaretti che scrisse Viaggio nel Mezzogiorno, continuando con Giacomo Leopardi e il suo lungo soggiorno a Napoli e a Torre del Greco dove scrisse la celeberrima La Ginestra. Proclameranno stregone Giordano Bruno e diranno che è stato giusto metterlo al rogo perché era matto? Elimineranno dalla discografia di Fabrizio De André tutte le canzoni che lui ha scritto e cantato in napoletano? E cosa hanno intenzione di fare con le traduzioni di Elio Vittorini? E poi cosa faranno con autori stranieri come Goethe? Vieteranno la vendita di Viaggio in Italia? Diranno che Elisabeth Vigée Le Brun non è mai esistita?
Ricordiamoci che in passato due grandi geni della letteratura italiana, rispettivamente uno del nord e l'altro del sud, ebbero la nomina a senatori a vita: Eugenio Montale ed Eduardo De Filippo.
Sperando che a 'lor signori' non venga in mente di cancellare dalla storia la nomina a senatore giustamente attribuita allo scrittore partenopeo invito alla riflessione e alla indignazione.
Una volta erano senatori a vita persone di grande intelletto ergo di grnade umanità, ora invece sono senatori a vita persone con grandi portafogli tutti protesi a salvare la moneta, il pezzo di carta con un numero stampato sopra e si sono completamente dimenticati dell'uomo e dei suoi inalienabili diritti di fratellanza ugualianza e libertà che gli appartengono ma che forse in questa nazione, per una parte di questa nazione, questi inalinabili diritti devono ancora essere conquistati.
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