venerdì 31 agosto 2012

Condanna? Emigrante!

Prendere il treno in terra di Bari e venire su per una notte e due giorni fino a Bologna diretti a Trieste o a Milano è lo stesso dimagrire ( in una terza classe senza vetri, in un vagone bestiame ) d'una settimana a picconare zolfo cento metri sotto terra. Ma il piccolo meridionale dalla pelle color oliva fa andirivieni simile per otto fiaschi d'olio che ha dentro due grandi valigie sulle quali siede e mangia, siede e dorme, siede e guarda, siede e parla, mentre la faccia smunta gli si ratrista di barba più scura.

Loro dicono che qui è una merda, che qui ogni fatica è sprecata, che è solo a Modena o a Bologna che vale la pena di fare qualcosa

Tutto il mio popolo è oggi, dall'aprile '45, in questi camions e treni, e in queste carovane di pedoni con scarpe rotte, con piedi fascaitai, con piedi nudi.

Le donne di Messina
Elio vittorini
1946

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