E' l'unico abitante di Roscigno Vecchia. Un uomo che sembra essere uscito da un romanzo di Hemingway: solitario, misterioso, determinato, sovversivo ma allegro. Vive da solo in una delle case abbandonate tra scatolette di lenticchie e un mare di foto di turisti, fotografi, reporter di tutto il mondo. Nella città fantasma è l'unico essere in carne ed ossa capace di far rivivere la piccola cittadina a chi decide di visitarla.
Ti invita a casa sua, ti mostra gli attrezzi del museo contadino, il registro delle firme di tutti coloro che hanno attraversato la città fantasma per eccellenza: Tokyo, Barcellona, New York, Londra.
Si chiama Giuseppe Spagnuolo, si definisce un << libero abusivo >> e non si fa scrupoli a mostrare la sua maglietta con lo stemma dei Borboni. Testimone di un decadimento progressivo del meridione e del totale stato di abbandono in cui si ritrova questo patrimonio Unesco afferma: " qui vengono turisti, giornali di tutto il mondo perché siamo ancora presenti nell'elenco dei patrimoni Unesco ma lo Stato non fa nulla, se Roscigno cade in blocco non frega a nessuno, l'avete vista la strada com'è ridotta? Qui ci si arriva quasi per miracolo, tra poco la ruggine farà sparire pure il cartello dove sta scritto Patrimonio Unesco e lo Stato che fa? Niente, sempre niente, niente è la risposta a tutto. Allora c'ho sempre addosso questa maglietta, vedete? Il simbolo dei Borboni, quando c'erano loro era tutta un'altra cosa! Qua altro che 1800 siamo tornati indietro al medioevo! Signurì fotografate, diffondete queste bellezze perché qua se non è per le foto dei turisti ci lasciano morire senza nemmeno ricordarci" Giuseppe è il simbolo di ciò che resta, della sopravvivenza tra gli stenti, la sua esistenza stimola e merita riflessioni sulla condizione in cui resistono i nostri patrimoni che, invece dovrebbero risplendere rigogliosi.
E come dargli torto? Il cartello che gli consacra il titolo di patrimonio Unesco si sta arrugginendo e la strada è dissestata, a tratti pericolosa perciò: fotografiamo, diffondiamo, ricordiamo, raccontiamo, non ci arrendiamo.
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