Razziato, distrutto ma soprattutto tristemente dimenticato.
Guardandolo da lontano si nota subito l'impressionante somiglianza con il suo fratello maggiore romano: il Colosseo. Ebbene sì, proprio il Colosseo, il simbolo di una capitale, di una nazione, di una storia millenaria fu costruito ad immagine e somiglianza dell'anfiteatro Capuano.
Nel cuore della città di Santa Maria Capua Vetere fu edificato tra la fine del I e l'inizio del II secolo a.C.
Rappresenta una delle prime costruizioni di questo tipo ed è per grandezza secondo soltanto all'Anfiteatro Flavio. Le sue pareti sono dense di storia, raccontano la nascita e la decadenza di un impero. Basti pensare che proprio in quest'anfiteatro è stata organizzata la rivolta dei gladiatori che minò più seriamente l'equilibrio del potere a Roma e che diede il via alla seconda guerra servile. Rivolta guidata da un personaggio leggendario: Spartacus, lo schiavo che si ribellò all'impero.
Noi tutti dovremmo essere orgogliosi di avere testimonianze di questo tipo così vicino casa, eppure le poche decine di turisti che mensilmente entrano a visitare questo gioiello testimoniano che c'è ancora molto da fare. A pochi km di distanza questo monumento, quasi unico nel suo genere, risulta essere sconosciuto. Questo deve cambiare. L'immenso patrimonio artistico - storico - culturale presente in Campania va tutelato e valutato. Questa tutela o attenzione possiamo crearla anche noi, semplici cittadini, che scoprendo e riscoprendo il nostro territorio, parlandone, possiamo diffondere un messaggio positivo.
Riprendiamoci il nostro passato, la nostra storia e la nostra ricchezza!
A. Paternuosto
Pubblico in seguito un album fotografico che testimonia la bellezza di questo piccolo gioello dimenticato nella speranza che cresca il numero dei suoi visitatori.
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.408947049146420.86451.305228616184931&type=3
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