lunedì 30 gennaio 2012

"Noi abbiamo troppe cose"

Non appena si prende MODESTA coscienza del proprio patrimonio artistico e del degrado in cui spesso galleggiano i nostri beni si è soliti pronunciare la seguente frase: "vabbè ma noi abbiamo troppe cose".
Errore grave.
I patrimoni (tutelati o meno dall'Unesco) non sono cose ma, appunto, patrimoni.
La penna, la carta igienica e la tv sono cose poiché sono oggetti acquistabili da chiunque in qualsiasi parte del mondo (o quasi) mentre i patrimoni sono oggetti di importanza storica riconosciuta e che sono visibili/visitabili solo in determinate zone, unici.
E' un errore IMPERDONABILE considerare i patrimoni delle cose poiché non se ne riconosce il VALORE ECONOMICO che apportano o apporterebbero alla popolazione.
Per visitare alcuni reperti, palazzi antichi ecc si assumerebbero guardiani che controllino, guide che raccontino, la gente prenoterebbe gli alberghi di quella zona, mangerebbero nei ristoranti di quella zona, comprerebbero souvenirs nei negozi di quella zona, si fermerebbero nei bar di quella zona, comprerebbero abiti e prodotti tipici di quella zona: arricchirebbero quella zona.
NOI NON ABBIAMO TANTE COSE MA TANTI PATRIMONI QUINDI LA FATTIBILE POSSIBILITA' DI CRESCITA ECONOMICA.
RIFLETTIAMOCI.





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