La Campania oltre ad avere numerosi patrimoni materiali riconosciuti dall' Unesco ne ha altri definiti orali o immateriali ad esempio la lingua napoletana è stata riconociuta e classficiata come patrimonio dell'umanità.
La natura accogliente e la mancanza totale (o quasi) di razzismo che si avverte in Campania e, in particolar modo, a Napoli si potrebbe spiegare tramite la storia ed esiste e persiste nella lingua napoletana che trova le origini di numerose parole, in uso tutt'oggi, in lingue altre e distanti.
Segue un piccolo elenco delle origini di alcuni lemmi.
Greco antico = ραρελε ραρελε / papel papel Napoletano = Papele papele (lentamente)
Latino = Intras Acta Napoletano = All'intrasatta (improvvisamente)
Spagnolo = Mesa Napoletano = Mesale (tovaglia)
Francese = Chaussette Napoletano = Cazetta (calze)
Catalano = Mocador Napoletano = Muccaturo (fazzoletto)
Inglese = Take it Napoletano = Tecchete (tieni)
Arabo = Al tamar Napoletano = Tamarro
Greco = Apothèke Napoletano = A puteca (la bottega)
Latino = Avicellum Napoletano = Auciello (uccello)
Spagnolo = Orejones Napoletano = Ricchione (effemminato)
Francese = Rage Napoletano = Raggia (rabbia)
Catalano = Pressa Napoletano = Pressa (fretta)
Inglese = Shoe - Shine Napoletano = Sciuscià (lustrascarpe)
Arabo = Al zamir Napoletano = Zimmaro (caprone)
... e il passato incontra il presente per diventare futuro
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