giovedì 16 febbraio 2012

Torre del Greco

Vanvitelli (architetto di Carlo III di Borbone)
1764: la Campania vive una vera e propria carestia che costringe la popolazione sull'orlo dell'assoluta povertà, Vanvitelli è preoccupato della condizione in cui si trova Torre del Greco infatti scrive [...] la fame à fatto sollevare Torre del Greco perché non à nè grano, nè gran turco, nè castagne, etc. Ricorsero furibondi qua, ma non so come potranno assistere, perché qua in Napoli manca, ed a comprare a caro prezzo la farina di grano turco (cosa insolita) vi concorre molto popolo, col quale si uniscono ancora le terre vicine, alle quali li fu tolta la provisione, secondo dicono, con la mano violenta di un Commissario, che seco à condotto boia e forche, le quali faceva piantare all'ingresso di ogni terra o città che visitava. [...]
E. Vigée Le Brun (ritrattista di Maria Antonietta e Luigi XVI)
Questa donna non riusciva a staccarsi dalla Campania, era follemente innamorata del Vesuvio, all'epoca in costante eruzione, e si spinse il più vicino possibile per vederne la lava. Visitò anche Torre del Greco dove fu colpita da qualcosa di insolito: un funerale.
[...] un corteo funebre ancora più commovente lo vidi a Torre del Greco; si trattava di un fanciullo trasportato nella sua bara, tutto addobbato e con il viso scoperto; dalle finestre sotto le quali passava gli venivano gettati fiori e confetti, uno spettacolo da stringere il cuore! [...]
John Ruskin (scrittore poeta e pittore inglese)
Con una brevissima frase John Ruskin lasciò il ricordo più toccante di quella che doveva essere Torre del Greco incontaminata, gioiello incastonato tra mare e vulcano, posto considerato di lusso poiché a metà strada tra Pompei ed Ercolano. Ruskin non ebbe parole gentili per la Campania fatta eccezione per Torre del Greco [...] Ho passeggiato a lungo per Torre del Greco sentendomi felice, con il Vesuvio sulla sinistra e le case squadrate dalle mille finestre che si stagliavano contro il mare azzurro sulla destra. Il tramonto era quieto e incantevole, anche se non riusciva ad eguagliare quelli veduti in Inghilterra, sebbene non in Gennaio [...]
Giacomo Leopardi (uno dei più importanti poeti italiani)
Leopardi venne a rifugiarsi in una delle tante ville vesuviane, a Torre del Greco. E' uno dei pochi componimenti poetici in cui Leopardi non è sopraffatto dal pessimismo anzi, trapela un atteggiamento quasi di sfida alla natura nemica. Trascrivo una strofa della celeberrima poesia La ginestra in cui il noto poeta italiano invita il lettore a recarsi dove lui dimora cioè a Torre del Greco:
[...] dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
i danni altrui commiserando, al cielo
di dolcissimo odor mandi un profumo,
che il deserto consola. A queste piagge
venga colui che d'esaltar con lode i
l nostro stato ha in uso, e vegga quanto
è il genere nostro in cura
all'amante natura. [...]

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