"Oltre duemila persone lavoravano lì, ora oltre duemila persone sono in mezzo alla strada" mi racconta una donna sopra gli ottant'anni. Faceva l'operaia in una delle tante fabbriche abbandonate che ci sono in Campania.
Sono tutte uguali: Salerno, Pagani, Torre Annunziata, Napoli. Ovunque: grige, dismesse, arrugginite, fatiscenti da anni, da decenni.
Questi colossi di cemento stanno lì a ricordarci che qui il lavoro c'era ma che lo hanno portato via (continuano a portarlo via) senza nemmeno scomodarsi ad abbatterli.
Sono costruzioni gigantesche, occupazione di suolo pubblico gigantesco.
Al posto di quelle immense mura potrebbero esserci dei parchi, posti in cui fare delle fiere oppure, semplicemente, fabbriche nuove che portino qui un pò di speranza, che facciano guadagnare qualche spicciolo, che smettano di far emigrare questa gente a cui hanno incollato alla mano una valigia di cartone.
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