giovedì 23 febbraio 2012

Piccola analisi artistica di alcuni palazzi di Pagani


Di impatto in questa foto sembrerebbero esserci due se non (addirittura) tre palazzi. In realtà, in passato doveva essere un unico palazzo appartenente, probabilmente, ad un'unica famiglia. A dircelo è il palazzo stesso: le tre colonne in stile ionico situate al secondo piano e la forma rettangolare delle finestre con rispettive decorazioni, che ne delineano il perimetro, hanno il compito di ricordarci che quelle decorazioni dovevano trovarsi anche al piano inferiore. Se si guarda attentamente la prima finestra e il balconcino sottostante si scorge una linea rossa che, a tratti, stona come una striscia di bianchetto sul compito dello scolaro. Quella striscia al piano inferiore è esattamente l'equivalente del bianchetto il problema è che in questo modo l'immagine preziosa del palazzo è, in buona parte, perduta. Inoltre il colore originario del palazzo non è né bianco né verde ma ci sono buone possibilità che il colore 'primordiale' fosse il rosso poiché la (piccola) parte rimasta 'intatta' ce lo suggerisce.

[Mi scuso se la foto è rovesciata ma fb non ne vuole sapere di pubblicarla diritta]
Sarà stato di color carminio tendente al rosa? Non saprei dirlo però è curioso che lì vicino, se la memoria non mi inganna, ci sia un palazzo molto simile. Gli originali balconcini, in delicato ferro battuto, sono da ricercare, ancora una volta, al secondo piano. Un palazzo un pò romantico sia per il colore che per i cuori (o forse sono fiori che riprendono il motivo delle colonne sottostanti?) che sembrano sovrastare le colonne feline.

Questo palazzo di storia deve averne parecchia, di sicuro una storia agiata: è grande e i decori formosi ed ondulati suggeriscono caratteristiche (neo)barocche. I gran signori spesso cercavano una mimesi: il palazzo doveva essere lo specchio dello status sociale a cui appartenevano e firmavano la loro dimora facendo dipingere lo stemma familiare sul soffitto dell'ingresso

A chi siano appartenunti questi palazzi è difficile dirlo ma riescono ancora a parlarci. Caricherò le loro foto sull'album dedicato a questa città, chi è interessato può scaricarle, fare lo zoom e avvicinare i particolari di cui parlo, scorgenerne altri.


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